![viaggio-2 Il Viaggio della Mente ... tra Vincere e Perdere [2020]](https://i0.wp.com/www.traderpercaso.com/wp-content/uploads/2019/08/viaggio-2.jpg?resize=673%2C413)
Buongiorno traders,
è un po’ che non scrivo o aggiorno la sezione diario, ma tra qualche giorno di vacanza e il trading che questo mese non va come dovrebbe ho preferito mettere in pausa il sito e concentrarmi solo a rimettermi in carreggiata con la mia attività principale (ndt. il trading).
Anyway, il post di oggi lo scrivo per fissare un po’ di pensieri e idee che ho avuto ultimamente. Studiando la psicologia e il “mindset” necessario per essere dei veri pro nel trading sono arrivato a concetti interessanti. Complicati ma interessanti e che penso valga la pena condividere.
Perdere il Controllo
Già l’ultimo post di questo diario era stato alquanto problematico, questo. Da quando ho scritto suddetto post la situazione non è migliorata granché, anzi. In alcuni giorni ho rasentato dei veri e propri crolli psicologici. La minima perdita, il minimo errore mi mandava in tilt. Non potevo più tradare serenamente, ma mi approcciavo al mercato, tutte le volte, con l’ansia di perdere soldi. Con la paura di sbagliare e con la voglia di portare a casa del green al più presto. In questo modo la mia sofferenza sarebbe finita il prima possibile (uscendo dal mercato il prima possibile con del green).
Inutile dire che questo era solo un passo ulteriore verso il baratro, anzi stavo proprio correndo con tutte le mie forze verso il suicidio della mia attività come trader. Ero concentrato a non sbagliare, non a far bene. Attenzione che qui la differenza è sottile. Ma tra pensare a fare bene e pensare a come non sbagliare c’è una differenza incredibile!
Provate a pensarci: un tennista va in campo pensando di segnare un ace a ogni singola battuta. Ovviamente sarà concentrato a colpire la pallina con più forza possibile angolandola in un punto del campo dove l’avversario non potrà riceverla facilmente. Probabilmente il nostro tennista sbaglierà qualche battuta, magari commetterà anche dei doppi falli, concedendo così punti all’avversario. Ma fa parte del gioco. Voleva fare il meglio possibile, sapeva quel’era il rischio di questo atteggiamento e l’ha accettato. Osando ha commesso qualche errore, ma nel frattempo ha segnato anche diversi punti. All’opposto, se il nostro amico tennista fosse sceso sul campo con la sola intenzione di non sbagliare come avrebbe servito la pallina? L’avrebbe colpita con la stessa forza e determinazione oppure si sarebbe limitato a spedirla al di là della rete cercando semplicemente di non commettere un infrazione?
Quale dei due avrà fatto segnare più punti in battuta?
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Tradare per non perdere o Tradare per vincere?
Se avete capito il concetto espresso in precedenza ora provate a translarlo al trading. Sembra incredibile, ma funziona allo stesso modo, vero!?
C’è una differenza abnorme tra aprire una posizione cercando di non perdere il capitale e farlo per portare a casa un profitto. Nel primo caso infatti sarete spaventati da qualsiasi cosa il mercato vi metta davanti che non sia l’esito che vi aspettavate. (es. puntate il segno 1 ma segna la squadra in trasferta)
Nel secondo caso invece non sarete spaventati, ma avrete piena coscienza di tutto ciò che può accadere in campo. Certo, avete studiato le statistiche, il mercato e le quote. Avete piena fiducia nella vostra analisi e pensate che ci sia del vero valore a puntare la squadra di casa, sapendo che, comunque vada le statistiche e la probabilità sono dalla vostra. Ma allo stesso tempo siete coscienti che gli scenari sono infiniti (es. potrebbe segnare prima la squadra ospite, oppure potrebbe non esserci un goal, o ancora potrebbe venir estratto un cartellino rosso ecc.) e con questa conoscenza voi andate nel mercato accettando il rischio che il risultato del trade potrebbe comunque esservi avverso.
Ma siete spaventati dall’idea di perdere? Nient’affatto! Accettate il rischio e sapete che l’operazione potrebbe portarvi un buon guadagno così come potrebbe arrecarvi una perdita. In questo modo opererete più serenamente e le vostre decisioni (e i risultati) saranno decisamente migliori!
Un breve inciso:
per favore, non dite che quello che accade in campo non è in vostro potere e quindi non potete aspettarvi nulla diverso dal vostro "pronostico". Quindi non potete accettare il rischio di qualcosa che non potete prevedere. Vero, voi non siete li a tirare calci alla palla o a tenere in mano la racchetta. Ma voi avete il completo controllo delle vostre azioni in quanto trader. E in quanto trader, voi, seppur in maniera molto piccola, potete influenzare il mercato. Potete decidere quando, come e perché entrare/uscire da una posizione. La sfiga non c'entra, voi siete in completo controllo delle vostre azioni. Il mercato non vi tende tranelli. Il mercato è imparziale. Voi dovete assecondarlo e sfruttarlo a vostro vantaggio.
Tornando per un attimo a me, quello che facevo era proprio ciò descritto nel primo esempio. Ovvero entravo nel mercato per limitare il danno, per non perdere. Ma così facendo mi sono scavato una bella fossa, di operazioni perse. Di chi è la colpa? Della sfiga?
Se date la colpa alla sfiga avete sbagliato mestiere
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Se già non lo sapete, mi dispiace dirvelo, ma ci sono persone più portate di altre a fare certe attività nella vita. Probabilmente io non rientro in quelle “geneticamente” portate a fare trading, e magari è solo un mio problema, ma credo che impegnandosi con dedizione e un briciolo di intelligenza si possa ottenere buoni risultati da questo strano lavoro che è il trader. Quindi se siete già dei top player del trading sportivo questo post di certo non vi serve. Per tutti gli altri … date colpa alla sfiga per i vostri trade sbagliati?
No, la sfiga non c’entra. Noi abbiamo il pieno controllo di quello che possiamo fare nel mercato. Non abbiamo scuse per comportarci (tradare) in modo assurdo e poi lamentarci perché: “eh la sfiga”, “ma non hanno dato il rigore”, “se solo avessero fatto goal” oppure “se solo quel tennista servisse meglio” ecc.
Percepire il Mercato
Se riusciamo a percepire (e quindi comprendere) questi fatti allora non abbiamo scuse tranne che incolpare noi stessi per non aver reagito a quello che la partita (e quindi il mercato) stava “comunicando”. E’ vero, a volte ci si potrebbe trovare in situazioni in cui il mercato presenta occasioni che non riusciamo a decifrare, ma ancora, non è il mercato che ci rema contro, ma siamo noi a non esser in sintonia con esso. O comunque, a non essere in grado di capire le occasione che ci vengono presentate. Con questo non voglio insinuare che non bisogna perdere mai, e che se sbagliamo un operazione siamo dei fessi. Al contrario, non si vince sempre. Nessuno vince sempre, e se qualcuno vi racconta di win rate da 95%+ le opzioni sono due: 1) il tale ha un ROI ridicolo 2) vi stanno prendendo per il culo!
Questo per dire che perdere fa parte del trading. E’ al pari di un negoziante che compra la merce, o un ristoratore che acquista le materie prime per i suoi piatti. Se non perdete non vincerete mai. Perché, ricordatevi, che per ogni trade che voi vincete ci sarà una persona che quel trade l’ha perso. E a meno che non siano tutti fessi tranne voi, prima o poi incapperete in un sconfitta. In ogni caso, se voi siete in completo controllo delle vostre azioni allora saprete anche che perdere è fisiologico e che di conseguenza non può essere evitato.
La perdita può essere limitata, ma non evitata. Non sempre comunque. Anche perché l’importante non è vincere sempre ma entrare sempre in trade solidi … e non è matematico che un buon trade alla fine sia anche un trade vincente.
Cosa portarsi a casa da questo pippone
Capisco che sono concetti strani, bislacchi e alcuni sono difficili da accettare. Lo sono anche per me. Per questo li sto scrivendo nero su bianco sperando che restino fissati meglio nella mia testa. Però sono sicuro che con un minimo di riflessione tutto ciò che ho scritto possa avere decisamente senso. Però davvero, bisogna rifletterci e non prendere tutto per buono, o per sbagliato quanto scritto.
Ci tengo a dire, che comunque, non è farina del mio sacco. Voglio dire, i concetti espressi sono frutto dello studio di testi specifici che trattano di trading (finanziario soprattutto, ma il succo non cambia) e che, nel tentativo di comprenderne al meglio i concetti espressi, io ho riportato con parole mie in questo articolozzo … bello palloso.
Detto questo, se siete arrivati fino a qui vuol dire che: 1) siete degli eroi 2) siete masochisti 3) siete veramente interessati al mondo del trading sportivo 4) un mix delle 3 precedenti.
Qual è che sia il vostro caso vi ringrazio per l’attenzione e come sempre un commento è gradito. E magari, il prossimo trade che approcciate provate a pensare a quello che ho scritto in questo articolo, chissà mai che possa capitare qualcosa di buono. 😉