
Buongiorno, buongiorno traders,
solo poco tempo fa vi avevo parlato di un libro di trading sportivo. Questo qui. Dato che mi sono divertito a fare una specie di recensione, oggi farò altrettanto con un altro bel volume. Il libro di oggi non parla esplicitamente di trading sportivo … ma di trading finanziario. Anzi, in realtà è totalmente incentrato sulla corretta mentalità (o mindset) che un trader professionista deve possedere per risultare vincente.
SPOILER ALERT: il libro è fantastico!
Trading in The Zone by Mark Douglas
Ho letto questo libro una volta e mezzo (nel senso che sono andato a riprendere diverse parti dopo averlo concluso) nel giro di 10 giorni. Difficilmente mi appassiono a un libro in questo modo. Andando a memoria, non ricordo di aver letto altri testi così velocemente. La ragione è che Mark Douglas riesce a descrivere e rendere comprensibile il problema in modo scorrevole e piacevole alla lettura. Non ci si arena mai in giri di parole inutili o in punti morti, seppur è vero che sostanzialmente, il concetto del libro è uno e unico il testo difficilmente risulta ridondante.
Alla fine penso che non sia un mistero per nessuno che le perdite fanno parte del gioco del trading. Bisogna imparare ad accettarle e non agire in modo avventato sul mercato solo per guadagnare “indietro” quello che abbiamo appena perso. Tutti sappiamo anche che i mercati non sono ne “buoni” ne “cattivi” ma ci forniscono solo informazioni con cui noi dobbiamo relazionarci per tentare di estrarne soldi. Bene, tutti lo sappiamo, ma sappiamo anche motivarne il perchè? Io non ne sarei capace, o almeno, non lo sarei stato prima di leggere Trading in The Zone.
Perché va letto
- In breve: se siete seriamente interessati a diventare dei trader full-time non potete di certo tralasciare il lato emotivo-mentale. Ragion per cui questo libro va letto e studiato.
- Meno brevemente: questo libro vi farà davvero entrare in testa il concetto di fare “trading in the zone”, ovvero cosa vuol dire operare con la mente sgombra da pensieri inutili e sentirsi tutt’uno con il mercato. Non dico che quando avrete concluso il libro sarete in grado di farlo. Ma almeno avrete capito cosa significa.
Inoltre saprete come meglio rapportarvi con i loss. Che dai, ce lo dicono tutti che bisogna accettare le perdite, che fanno parte del mestiere e bla, bla, bla. Però alla fine, ci girano le palle quando vediamo uno schermo “rosso”, nevvero!? 😉
Anche in questo caso, non diventerete degli incassatori di perdite (è!?) professionisti, ma almeno saprete come esercitarvi per diventare più coscienti e consapevoli verso i vostri trade.
Molto interessante anche il “giochino” del test a crocette che l’autore vi invita a compilare all’inizio del libro. Lo stesso test poi sarà ristampato anche nelle ultime pagine e l’autore vi chiederà di ricompilarlo, senza però guardare le risposte date all’inizio. Sono sicuro che sarete sorpresi di sapere quanto diverse erano le risposte date prima di leggere il testo 😉
La frase clou!
Qui le frasi belle e pregne di significato si sprecano. Le sottolineature che ho fatto nel libro spesso ricoprono un intera pagina. Però, volendo sforzarsi e riportarne una soltanto (due dai, tanto sono vicine) …
For a trader, winning is extremely dangerous if you haven’t learned how to monitor and control yourself.
Mark Douglas
…
The consistency you seek is in your mind, not in the markets.
Conclusione
Come detto all’inizio, il libro è da leggere. Lo ritengo la lettura migliore che abbia fatto sull’argomento fino ad ora. Ne esiste una versione in italiano, ma io non sono riuscito a trovarla. Quindi, se siete come me, dovrete accontentarvi di quella inglese. Vi assicuro che è perfettamente comprensibile con una minima, davvero minima, conoscenza della lingua.
Dovendo, farei fatica a trovare qualcosa di negativo su questo libro. Forse, se siete interessati solo ed esclusivamente al trading sportivo potrebbe essere che qualche sezione risulti ridondante e poco interessante per voi. Infatti un paio di capitoli sono strettamente legati al trading finanziario e poco hanno a che vedere con lo sport. Se proprio non vi vanno giù saltate quelle parti, anche se ve lo sconsiglio vivamente.
Sono convinto, che se vorrete leggere Trading in The Zone, mi ringrazierete. È uno di quei libri che ti cambia la vita, davvero.