Come sa chi legge ogni tanto le mie sparate qui sul blog, io non sono proprio il sostenitore “number 1″ dei servizi di tips, value bets o comunque tutti quelli che propongono partite da giocare ad occhi chiusi. Con questo post non vorrei andare a calcare la mano in modo eccessivo e minare l’incolumità di queste persone. Perciò cercherò di prestare attenzione.
Come detto anche in altre occasioni, comunque, queste persone non sono tutti truffatori e i prodotti che vendono NON sono tutti semplice fuffa. Piuttosto, anche qui, come in tutte le cose, ci sono quelli che funzionano e quelli che invece manco con un miracolo di padre Pio potrebbero essere profittevoli nel lungo periodo*.

Anyway, l’intento di questo scritto non è quello di parlar male dei servizi di tipping, tanto già l’ho fatto! No, il proposito è quello di spiegare o almeno, spiegarvi la mia idea sul perché, benché di questi servizi molti non producano risultati reali, tante persone sono attratte e si fanno invogliare ad acquistarli.
(occhio, sarà un articolo palloso)
*L’ho scritto una volta e non lo ripeto più: si da per scontato che si parla di lungo periodo, sempre. Anche perché, chiunque può essere profittevole in un weekend, una settimana o anche un mese di trading. Risultati di questo genere possono essere dettati semplicemente dalla fortuna e nient’altro. Così anche il più cialtrone e incompetente dei trader può chiudere un mese su dodici in profitto.
Trasferimento di responsabilità

Il problema numero uno di chi si approccia al trading sportivo (e non) è la paura di sbagliare. Nessuno a questo mondo vuole sentirsi più fesso di un altro, perciò, sbagliare un trade spesso viene vista come una vergogna totale.
Bazzicando un po’ i gruppi di aspiranti trader (non che mi capiti di farlo troppo spesso eh) mi trovo sempre di fronte a una miriade di screen “verdi” e persone esaltate che guadagnano pacchate di soldi. Mai, uno che sia uno, che invece perde.
Sarà perché non perde mai nessuno? Oppure perché ci si sente fessi essendo gli unici che perdono soldi quando tutto il resto del mondo "stampa" i milioni?
Si innesca un circolo vizioso in un processo noto come: cane-che-si-morde-la-coda©®.
Cioè, se tutti pubblicano esclusivamente screen dove vincono e quando perdono (perché è ovvio che perdono) se ne stanno zitti, io, povero tapino che guardo in modo sprovveduto i post di un gruppo FB di trader (fenomeni), per forza di cose mi sentirò uno scemo vedendo che nessun altro perde trade e soldi, mentre io … cazzo se perdo!
Giocoforza, se perdo e mi sento un coglione, allora mi sentirò anche responsabile della mia “coglionaggine” e di conseguenza ci starò male.**
Dunque veniamo a noi. Come mai i servizi che offrono tips sono attraenti?
Perché c’è un trasferimento di responsabilità. Ovvero, se le cose vanno bene noi guadagniamo e “sti gran cazzi” se lo abbiamo fatto seguendo le regole di qualcun altro. Però se perdiamo, anche se abbiamo un po’ meno soldi in tasca, ci sentiamo pure meno colpevoli. Anzi non ci sentiamo affatto colpevoli, in quanto non abbiamo perso soldi per colpa nostra. E questo, la maggior parte delle volte vince sul sentirsi responsabili.
**Per chi se lo fosse perso per strada: ovviamente il sentirsi in colpa per aver perso 1, 2, 5 o 10 trade è una stupidaggine. Sarebbe come sentirsi in colpa per aver pagato le tasse!
Mancanza di impegno

Il secondo fattore che permette ai servizi di tipping e value bets di dilagare è la totale scazzataggine e mancanza di voglia di fare di chi si approccia al mondo del trading. Purtroppo tante persone credono che basti aprire un conto su Befair, schiacciare due pulsanti qua e la, puntare Over sul Manchester City e Under sull Atletico Madrid e si stampano soldi.
Ok, magari qualcuno capisce pure che per fare il trader (così come qualsiasi altra attività imprenditoriale) bisogna farsi il culo e metterci la faccia. Però poi, all’atto pratico è sempre più comodo far svolgere il lavoro sporco agli altri. Sperando poi che questi altri (chi fornisce le tips) il lavoro sporco lo facciano veramente.
Purtroppo però la vedo molto difficile riuscire a guadagnare e far diventare il trading il proprio mestiere senza mai sporcarsi le mani. Magari può funzionare per un po’, ma alla lunga i nodi vengono al pettine, gli str***i vengono a galla e voi la tavola la dovete apparecchiare comunque.
Mi rendo conto che imparare un mestiere e rischiare in prima persona (capitali, tempo e risorse mentali) non sia facile. Però mica ve l’ha ordinato il dottore di diventare trader, no!?
Perciò, se la passione è ciò che vi manca … beh, cosa diavoli ci state a fare qui?
Se invece la passione l’avete, non trovate sia pure divertente imparare qualcosa di nuovo ed essere in grado di guadagnarsi il pane sfruttando le capacità acquisite?
Prospettiva di Guadagno e Profitti Passati

Questa è un po’ più difficile da smontare e comunque decisamente più ostica da contrastare in toto. Partiamo dalle cose facili e intuitive.
I profitti passati non sono mai (e poi mai mai mai) garanzia di risultati futuri.
Davvero ragazzi, potrei farvi vedere mille grafici di mille strategie, tipster oppure anche fondi d’investimento (se vogliamo anche allargare il discorso al trading finanziario – tanto i concetti sono quelli) che hanno portato profitti decenti negli anni passati per poi arrivare miseramente a crollare e poi fallire (nel caso di fondi d’investimento) oppure a perdere tutto il profitto fatto finora e doversi svendere per poter proseguire e attirare nuovi utenti-clienti.
Perciò, se Tizio ha fatto +50% della cassa l’anno scorso non è detto che la strabiliante performance si ripeta quest’anno o l’anno a venire. Tenetene conto quando valutate se iscrivervi o meno ad un dato servizio.
D’altro canto però, come facciamo ad essere sicuri che un dato tipster guadagnerà in futuro?
Beh, semplicemente non possiamo. La sfera di cristallo non ce l’ha nessuno perciò è davvero impossibile da stabilire. Anche perché se possedessi la sfera per predire il futuro, con ogni probabilità, la userei per conoscere i numeri della prossima estrazione del SuperEnalotto e tanti cari saluti a trading, tipster e compagnia briscola.
Allo stesso modo, assumere che un tipster che ha chiuso un 2019 in negativo si possa attendere un 2020 altrettanto crudele è una stronzata. Lo so, sembra un discorso assurdo. Ma con il passare del tempo mi sono reso conto che basarmi sui risultati passati di qualcosa per provare a prevederne quelli futuri è davvero un mestiere ostico. E alle volte stupido e quasi sempre inutile.
Ahimè, più imparo in questo campo (che è quello dell’incertezza e non del trading) più mi convinco che l’unico vero vantaggio che possiamo avere sugli altri e sul mercato (che poi rappresenta la collettività degli individui) siamo noi stessi. Non software, non quote di valore, non il cugino camorrista dello zio che trucca le partite di terza divisione svizzera … beh, magari questo potrebbe essere un vantaggio tangibile, finché però non veniamo beccati noi e il cugino dello zio.
Il concetto è che i sistemi cambiano. I software si evolvono e le condizioni del mercato mutano anche loro (avete presente la pandemia in atto e la conseguente incertezza che sta funestando i campionati di calcio?). Perciò l’unico vero e onesto vantaggio che noi possiamo mantenere sugli altri siamo noi e le nostre abilità. Brutto dirlo, ma il solo scopo di un trader sportivo è quello di trasferire i soldi dalle tasche altrui alle sue. E non, come molti pensano, analizzare a quanto ammonta la percentuale precisa di probabilità che ha l’inter di segnare più di due reti nel prossimo turno di campionato.
Staticità

Il difetto più grande imputabile a questi servizi (ma il discorso potrebbe essere ampliato anche a tutte le strategie che si basano puramente sull’analisi pre-match) è che sono statici. Con questo voglio dire che si basano e funzionano solamente sulla matematica del calcio … ma il calcio non è solo matematica. Anzi, il calcio, è uno sport altamente reattivo. Ovvero, un unico particolare evento può sconvolgere totalmente gli equilibri di un match (cartellino rosso, goal “importanti”, ecc.) e capovolgere così quello che poteva essere un sensato pronostico pre-match. Così, impegnare i propri contanti tenendo conto solo di un’unica (e probabilmente meno importante) parte del quadro generale potrebbe non essere la più saggia delle idee. Infatti, una valutazione dei parametri che può essere ottima prima del fischio d’inizio, potrebbe non essere più tale quando ci troviamo diversi minuti dentro al match.
Conclusione
Ci tengo a ripeterlo. Questo articolo non serve a screditare value bets, servizi e tipster vari. Non mi interessa farlo. Piuttosto, sono più interessato a fare un ragionamento sul perché questo tipo di prodotti attirano sempre gente e ciò nonostante molti “rookie” rimangono tali anche dopo aver seguito per mesi e mesi tipster “professionisti”. Ovvio che non parliamo di “servizi scuola”, però pagare per qualcosa e non imparare nulla dall’investimento fatto è un peccato, nevvero!?
Il mio consiglio (probabilmente non richiesto) è che se volete sfruttare uno o più di questi servizi conviene farlo solo con una piccola parte del bankroll e impiegare il resto del vostro capitale per imparare seriamente a fare trading. Se è quello a cui ambite, ovvio. Perché altrimenti, se il vostro obbiettivo è solo quello di fare scommesse o copiare le operazione di tipster rinomati per cercare di mettervi in tasca qualche euro extra, allora non c’è nulla di male. Solo, non dite in giro di fare trading, qualcuno potrebbe offendersi.
Buon Trading a tutti!