Metodo Pava: Com’è Finita la Prova

Ho iniziato questo esperimento con il “Metodo Pava” il mese scorso. I dettagli dei primi 30 giorni li trovate qui. Questi si erano conclusi praticamente in break-even, non avevo ne perso ne guadagnato. Giudizio: rimandato a esami di riparazione. Che sarebbero dovuti tenersi questi ultimi 30 giorni. Però, come leggerete niente è andato secondo i piani.

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Metodo Pava: Cos’è Successo Questo Mese?

Questo mese è successo che l’euiqty del conto è scesa ulteriormente, di circa 2 punti sul totale. Ma non è questo ciò che mi preoccupa. Facendo trading ci sta di perdere soldi … quello che non ci sta è non riuscire a tradare.

Il resoconto del mese 2 con il famigerato MP (Metodo Pava) conta la bellezza di … rullo di tamburi … 5 trade. Si, in 30 giorni ho trovato ed eseguito sole 5 operazioni con il metodo da loro consigliato. Protebbe essere che io non sia stato in grado di profilare i match nel modo corretto. Niente di più probabile … però è anche vero che risulta difficile profilare qualcosa per cui non è stata fornita alcuna informazione su come fare.

Potrebbe anche essere che io non sia stato in grado di eseguire i trade nel modo più corretto. E ancora una volta potrebbe essere stata tutta colpa mia. Però, il vero, grosso e gigantesco problema che ho incontrato è che dopo un mese con sta roba, mi sono letteralmente rotto il belino!

Metodo Pava: Cosa c’è Che Non Va

Ancora una volta non voglio scendere nel dettaglio del metodo. Non sarebbe corretto. Ma piuttosto voglio soffermarmi sulla strategia proposta nei libri. Ovvero entrare in under dopo il goal. Di nuovo, non intendo scendere in particolari. Vi basti sapere che funziona più o meno così: si profila un match da under. Si attende il goal, e poi si entra a mercato con un quota, chiaramente, “gonfiata” dalla rete appena segnata. Dopodiché si attende che il prezzo torni ad un certo livello per poi fare cashout (o freebet, o quello che volete). Tutto qui. O meglio, questo è lo scheletro della strategia.

Bene. Dato che, lo sapete, sono un rompicoglioni parto subito ad elencarvi i problemi di questa strategia:

  1. Molto, molto, molto, molto … troppo spesso, il primo goal “apre” la partita. Conseguentemente, un match che fino a quel momento era rimasto dormiente, alla prima marcatura, le squadre (soprattutto quella che ha subito) capiscono che forse è ora di darsi una mossa e il gioco diventa più movimentato. Attenzione che questo non porta automaticamente ad un secondo goal, però il ritmo di gioco maggiore porta a una stagnazione delle quote. Che alla meglio scendono piano, ma alla peggio si bloccano o arrivano addirittura a salire.
  2. Se profilate bene un match, talmente bene che questo finisce 0-0 … beh, vi sarete guardati 90 minuti di calci al pallone e vi sarete messi nelle tasche … niente!
    Okay, di per se non è un problema. Voglio dire, sarebbe stupido pensare che ogni match che si guarda possa restituire una possibilità di profitto, però secca profilare alla perfezione un match e non poterne trarre beneficio, non trovate!?. Inoltre, con questo metodo, anche situazioni di un goal arrivato tardi nel primo o nel secondo tempo portano a un incapacità di entrare a mercato. Perciò, la finestra delle opportunità si riduce. Di parecchio.
  3. Strettamente collegato al punto sopra. Gli inglesi direbbero che è “time consuming”. Ovvero, il rapporto tempo sprecato / beneficio non mi pare sia dalla nostra parte.
  4. I profitti che si fanno sono … piccoli. Troppo piccoli in proporzione allo stake usato. Di per se non mi starebbe troppo sui cosiddetti. Però, ad essere franco, vedere proposta una strategia così da gente che ha sputtanato (giustamente, sia chiaro) le strategie come la split over … beh, mi ha lasciato un po’ perplesso.
  5. La liquidità. Mi scappa da ridere se ci penso, ma per operare agevolmente in under ci vuole un treno di liquidità e spread molto piccoli. Praticamente, il 70% dei mercati sul .it vi farà prendere delle sonore inchiappettate.

N.B.: queste sono mie considerazioni. Magari sono state dettate da una mia incapacità di comprendere e manovrare il metodo. Perciò se la vostra esperienza è stata diversa sarei ben felice di sentire come vi siete trovati. Se invece ‘sta roba non l’avete mai provata e anzi, state leggendo i miei deliri per decidere se far per voi o meno, beh, prendete tutto questo con le pinze e fate le vostre valutazioni. Presumo che siate maggiorenni e vaccinati, no!?

Metodo Pava: La Fine di una (Breve) Storia d’Amore

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Dai, non esageriamo. Amore è un parolone. Diciamo infatuzione temporanea. Sbandata. Cotta. Ma amore mi sembra esagerato.

Confesso. All’inizio, quando lessi di ‘sta roba (dal libro Esco o Resto?), mi parve una figata pazzesca. Del tipo: “we, ecco dove si era nascosto il segreto del trading!”
Ma, ahimè, ho capito che tendo ad esaltarmi troppo facilmente per le cose nuove. E alla fine, le cose che restano, invece, sono sempre le stesse. Che poi, guarda un po’, sono anche quelle che funzionano.

Precisiamo. Non è che quello che ho scritto e che pensavo a riguardo al libro dei Pava sia ad ora tutto da buttare nel cesso e tirare lo sciacquone. Assolutamente. Penso ancora fermamente che le idee proposte siano di incredibile valore e rappresentano una boccata d’aria fresca nel panorama del trading. Però (e come sempre c’è un però) non è sempre tutto oro ciò che luccica. Tenete sempre allenato il vostro occhio critico, piuttosto.

This is The End …

… beautiful friend.

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Così recitava il rimpianto Jim Morrison ormai qualche decennio fa. E bene, per me è giunta la fine con il MP, o mio caro amico.
Già. Penso che il tempo sia una risorsa troppo preziosa e se un esperimento (un test, una prova) deve distogliermi dalla mia operatività principale allora non ha senso di essere portato avanti. Soprattutto se si rivela particolarmente “maciulla-palle” e fallimentare.

Credo che dovrei affrontare le novità con più “riserva” e non buttarmici a pesce. Ma che ci volete fare, sono un italiano passionale! hahaha

Conclusione

Tirando le somme, e anche una riga, rossa e bella marcata, su questo esperimento posso dire di aver imparato qualcosa anche a ‘sto giro. Mi dispiace, seriamente, non averlo concluso e quindi portato avanti per i 3 mesi previsti … ma si sa, il mio lavoro non è quello di fare prove, quello non mi fa mangiare. Anche se mi diverte assai sperimentare idee nuove, alla fine del mese devo pur preoccuparmi di pagare le bollette e apparecchiare la tavola. Ragion per cui ho ritenuto necessario scrivere la parola fine su questo esperimento.

Spero che anche voi abbiate potuto cogliere qualche utile spunto da questa mia esperienza e se avete qualche cosa da condividere a riguardo, lo sapete, sono sempre più che disposto ad instaurare un dialogo.

Buon Trading a Tutti!

P.S.: per la serie “non devo esaltarmi facilmente” nel momento che scrivo sto testando il servizio “Trade Your Bet”. Che altro non è che una costola, meno nerd, di Goal Profits. Se frega a qualcuno, tra un mesetto potrei farci una bella “recensione”. Fatemi sapere.