Come saprete, utilizzo Goal Profits dalla notte dei tempi. Beh, no, però lo uso dal giorno 1 della mia avventura con il trading sportivo. È un sito che mi ha insegnato molto, e che uso tutt’ora per analizzare e seguire le partite in live.
Recentemente, il team di GP ha rilasciato una nuova strategia. Per principianti. Che si sviluppa sul mercato Over 2,5. Questa nuova strategia è “Goal Attack”.
Ho deciso di provarla per voi … e per me. È passato un mese dal primo trade, quindi è il momento di iniziare a tirare un po’ di somme. Il test, com’è giusto che sia, continuerà per altri due mesi in modo da raccogliere un campione decente di eventi e poterne dare un giudizio più veritiero.

Goal Attack in Parole
La strategia Goal Attack di Goal Profits viene proposta come strategia per principianti. Per chi inizia con il trading sportivo. Però, già leggendone la spiegazione, nutrivo qualche dubbio a riguardo. Dopo un mese di test la mia sensazione si è rivelata vera. Non penso assolutamente che questa strategia sia adatta a una persona che si è appena avvicinata al mondo del trading.
A mio parere ci sono troppe variabili e troppe decisioni da prendere, prima e durante il trade, per poter affermare che un principiante possa trovarsi bene con questa strategia. È vero, se tutto va per il verso giusto la nostra azione nel mercato è minima. Se non nulla. Ma davvero di rado tutto va secondo i piani e quando bisogna iniziare a metterci le mani per limitare le perdite, ecco che iniziano le difficoltà. Non credo che una persona senza esperienza alcuna sappia caversela agevolmente in alcune situazioni che ho incontrato tradando questa strategia.
Inoltre, le istruzioni sono a volte un po’ vaghe. Conoscendo la filosofia di trading che propone Goal Profits non mi sono trovato troppo alienato. Mettendomi però nei panni di un novizio, posso immaginare che in più di un occasione sarebbe stato davvero troppo indeciso sul da farsi.
Una brevissima nota va fatta al metodo di gestione dello stake proposto. Fermo restando che è utile per contenere le perdite potrebbe, com’è capitato a me, che in certe condizioni possa portare a guadagni troppo piccoli in relazione a quanto si è disposti a rischiare.
Ovviamente Goal Attack non è tutto male. Anzi, ho apprezzato molto il metodo di selezione. Semplice, diretto e che non ti fa perdere ore per analizzare una manciata di partite. Oltretutto implica una certa attenzione all’attività live, cosa che ho gradito non poco.
Goal Attack in Numeri

La prima cosa che salta all’occhio è che … non è andata benissimo.
Il win rate è stato minore del 50% e ha portato con se un ROI negativo nemmeno troppo contenuto. Va anche detto che gli eventi tradabili sono stati pochissimi (considerato i 30 giorni di test) e che, assumendo che il win rate sia comunque medio basso, potrebbe essere che questa perdita sia stata del tutto casuale.
Come si può vedere lo stake non è costante, ma la variabilità dello stesso è intrinseca alla strategia. Alla fine, ho operato con una cassa da 500€, e seguendo il piano di divisione dello stake proposto nel sito, i guadagni delle operazioni in profitto sono stati davvero molto bassi in relazione al capitale totale.
Ecco dunque ricapitolati i risultati della strategia “Goal Attack” di Goal Profits in modo da essere di più facile consultazione.
⚽ 15 Trade Eseguiti
✅ 7 win
❌ 6 loss
➖ 2 scratch
📈 ROI totale -14,37%
Goal Attack in Punti
PRO
- Semplicità e velocità a trovare le selezioni
- Supporto di Goal Profits
- Poco impegno richiesto durante il trade
CONTRO
- Non adatta per principianti totali
- Rischio di guadagnare poco in relazione al proprio rischio
- Spiegazione della strategia un po’ confuso
- Poche selezioni giornaliere (non sostenibile se intendete usarla come unica strategia)
Conclusione
Per il primo mese di utilizzo della strategia non posso rieterni troppo sodisfatto. E non solo per quanto riguarda il lato monetario. Ma per tutte le altre ragioni argomentate sopra. Inoltre c’è un appunto che vorrei fare, ma vi prego di non travisarlo. L’argomento è delicato, e in un attimo possiamo cascare in un ginepraio.
Il punto è che, di tanto in tanto, uno dei “capoccioni” di Goal Profits ha inviato delle mail di aggiornamento contenente i risultati delle partite che rispettavano i criteri della strategia Goal Attack. Nei messaggi veniva anche riportato come il signor GP in questione ha tradato i match … e come, immancabilmente avesse fatto profitto. Ora, lungi da me pensarla male. Però una cosa che mi da molto fastidio è quando qualcuno si palesa solo per tirarsela dei risultati positivi. Ma quando le cose vanno male, si fa finta di niente, e se ne stanno tutti zitti. Questo è un atteggiamento che mi fa incazzare. Se poi aggiungiamo che, più di una volta, nelle email-raissunto le partite venivano tradate in modi che non erano nemmeno spiegati nella strategia … beh, mi sa di presa per il culo. O meglio. Mi sembra un modo becero per pararsi il culo.
Detto ciò, non voglio pensare male. Facciamo finta che tutto sia stato fatto in buona fede e pace. Parentesi chiusa.
E per questo mese è tutto. Tra 30 giorni spero di avere un quadro più preciso della “situa”, e di sicuro, allo scadere dei 3 mesi sarò in grado di dare un giudizio preciso sulla strategia Goal Attack. Se nel frattempo, qualcuno di voi l’avesse provata, ci tengo a sapere la vostra opinione.
Buon Trading!