Come scrive il buon vecchio Alexander Elder nel suo “Trading for a Living” (o almeno credo fosse lui, comunque, qualcuno ‘sta cosa l’ha detta sicuramente):
nessun sistema di money management può salvarti (il culo) da una pessima strategia.
Aggiungo io però: nessuna strategia può salvarti il culo da una cattiva gestione del denaro.

Quindi possiamo dare per assodato che per vivere di trading entrambe le cose debbano essere in ordine. Oggi non si parla di strategie, dunque, quello di cui voglio parlare qui è la mia gestione del capitale. Una gestione banale nella sua semplicità ma che … funziona. Non bisogna puntare a cose estremamente complicate e sofismi inutili quando con poco sforzo possiamo ottenere tanto. Minima spesa, massima resa.
Inizierò però col presentarvi delle linee guida, prendendo deliberatamente spunto dal sopracitato vademecum “Trading for A Living“, per poi descrivere brevemente come io gestisco il mio portafoglio di trading sportivo.
La Gestione del Capitale secondo Alexander Elder

Le linee guida del Nostro sono poche e molto semplici. Appunto.
Alla fine il tutto si riduce a:
- Garantirsi prima la sopravvivenza sul mercato …
- … poi pensare al profitto.
- Operare con il 2% del proprio capitale.
- Reinvestire i profitti. Con cautela.
Come vedete pochissime regole. Nulla di astruso e/o complicato. E l’articolo potrebbe finire già qui. Ma, purtroppo per voi, ho voglia di scrivere ancora un po’. Andrò quindi ad analizzare punto per punto quanto il buon Elder ci consiglia.
Garantirsi prima la sopravvivenza sul mercato
Sembra banale e scontato ma se siete defunti non potete guadagnare. Allo stesso modo se perdete tutto il vostro capitale (che equivale ad essere defunti sul mercato) di sicuro non potrete ambire a guadagnare tanti soldoni e passare il resto della vostra vita su una spiaggia caraibica sorseggiando mojito.
Quindi no ai rischi eccessivi e insensati. Si a tradare con cautela e cognizione di causa.
Pensare al Profitto
Una volta appreso come non mutilarsi in continuazione il conto è opportuno pensare a come farlo fruttare. Però questa è solo una conseguenza e riamane di secondaria importanza rispetto alla sopravvivenza sul mercato. Ricordate, se non ci siete non sarete nemmeno in grado di guadagnare. Sembra banale, lo so, ma pare che alcuni tendano a dimenticarselo un po’ troppo facilmente.
Operare con il 2% del Proprio Capitale
Qui, il saggio Elder ci parla di regola del 2%. Se bazzicate di trading da più di 2 mesi saprete di cosa si tratta. Ovvero noi si andrà a tradare sempre con una percentuale massima, aspetta lo ripeto, MASSIMA del 2% rispetto al nostro intero capitale. Sempre. Se il conto cresce noi opereremo con il 2% del conto aumentato e se invece questo diminuisce, perché abbiamo perso soldi, indovinate un po’ cosa si fa?
Si opera sempre con il 2%.
Quindi a stake fisso, ma calibrato sul totale della cassa.
Questo ci permette di rimanere “in vita” molto a lungo. Infatti per azzerare completamente il nostro capitale bisogna sbagliare almeno 300 operazioni consecutive per essere messi “fuori gioco”.*
*In verità ne servirebbero parecchie di più, ma dopo le prime, diciamo 300, si arriva a tradare con importi talmente esigui che fanno ridere -a meno che non siete partiti con stake a 5 zeri. In tutta onestà, anche oltre le 200 operazioni consecutive in perdita gli stake sono ridicoli, però dai, si parla di 200 operazioni consecutive tutte in perdita. Nemmeno io ne sbaglio così tante!
Reinvestire i Profitti. Con Cautela.
E qui arriva la parte divertente, se così si può definire, del nostro mestiere. Ora si gioca con i soldi del “banco”.
Se abbiamo rispettato i punti precedenti (ammesso di aver al nostro fianco una strategia decente) ora avremmo un po’ di soldi in più. Ma che ci possiamo fare con quel gruzzoletto? Pizza e birra? La “troca”? Donne dai facili costumi?
Ognuno ci “facci” quel che vuole, ma il vecchio Elder ci consiglia amichevolmente di reinvestirli e possibilmente operare anche (o esclusivamente) con i soldi guadagnati. E qui che si può provare a spingere un po’ il piede sull’acceleratore. Ma senza diventare avidi ovviamente.
Ne parla brevemente anche il mio “mentore spirituale” N.N.Taleb nel suo ultimo “Rischiare Grosso“. Spiega come i trader (quelli sopravvissuti al mestiere stesso, quindi si presume siano profittevoli) usano questo modus operandi da sempre. Quando i soldi arrivano e si guadagna è anche il momento di “spingere” e provare a moltiplicare quei guadagni, tanto si rischia soldi non propri**. Ma attenzione, perché se si perde si smette. E si riprende a operare con estrema cautela e a pensare alla sopravvivenza della propria cassa.
**Attenzione bene qui. I soldi non sono guadagnati finché non sono addebitati sul conto del proprio broker, oppure nel nostro caso, sul conto di Betfair. Anche se vedete tutti numeri verdi ma il mercato non è ancora chiuso quei soldi che vedete non sono vostri. Non ancora. Ma potete sfruttarli a vostro vantaggio per cercare di fare “leva” sul mercato e guadagnare ancora di più. Male che vada non avrete perso nulla, tanto state operando con i soldi del “mercato”.
La Gestione del Capitale Secondo … il Trader per Caso

Ora, mi imbarazza e non poco contrappormi al grande ed incommensurabile Alexander “Trading for A Living” Elder, perciò manterrò un profilo basso e vi dico che quanto segue è come io faccio le cose. Non è la verità assoluta ne la formula segreta per arrivare al successo. Solo quello che faccio io, un umile schiaccia-tasti-ex-tornitore-chitarrista che prova a trasformare il trading in professione.
Queste cose sono il mio personale adattamento di quanto letto su “Trading for A Living” prima e imparato in questi mesi di esperienza nel mondo del trading sportivo poi. Prendetele quindi per quello che sono. Idee adattate alle mie esigenze e che inevitabilmente, se dovessi riscrivere questo articolo fra se mesi o un anno, sarebbero probabilmente diverse.
Pippone fatto, ora vi schematizzo come mi muovo io:
- Stake massimo 1% del capitale.
- Stake massimo su singolo match, sempre 1%.
- Nessun limite di profitto o perdita giornaliero.
- Cercare di scalare il profitto, quando possibile.
- No a operazioni di recupero e/o copertura a tutti i costi.
Ecco, queste sono le mie poche e semplici regole. Quello che mi impongo di rispettare in modo religioso ogni volta che accedo alla piattaforma di Betfair. Alcune si spiegano da sole, quindi evito di sprecare della carta (virtuale) e mi soffermo su quelle che, a mio modo di vedere, necessitano di un approfondimento.
Stake massimo su singolo match, sempre 1%.
Anche se a uno sguardo poco attento questo punto e il primo (Stake massimo 1% del capitale) possono sembrare identici in realtà non lo sono. Nel primo si parla di stake massimo 1% ma non vieta che io possa entrare anche con meno, diciamo 0,5% oppure 0,2% o anche 0,666% periodico. Ma mettiamo che su una partita io voglia fare un operazione nel primo tempo e una seconda dopo l’intervallo, ecco allora che entra in gioco l’altra regoletta (Stake massimo su singolo match 1%). Infatti, se nel primo tempo del match ho impiegato uno 0,8% del mio capitale nella mia seconda operazione, sempre sullo stesso match, non potrò eccedere uno 0,2% di stake. Ovviamente ammesso e non concesso che la prima operazione sia risultata perdente, altrimenti si rientra nel caso dello “scalare” i profitti e sarebbe tutta un altra storia.
Il motivo per cui mi sono imposto questa regola è perché voglio evitare categoricamente di essere tentato, anche inconsciamente, a recuperare uno stake perso facendo operazioni avventate durante lo stesso match. Preferisco di gran lunga archiviarlo e passare oltre.
Nessun Limite di Profitto o Perdita Giornaliero
C’è chi sostiene l’esatto contrario ma, francamente, fermarsi solo perché si è raggiunto un profitto o una perdita, oppure, ancora peggio se si è raggiunto un certo numero di operazioni la trovo una cazzata grossa come una casa. Vi spiego le mie ragioni.
Per prima cosa quante operazioni vorrete mai fare durante una giornata se seguite personalmente ogni match che tradate: di sicuro non 10 o 20. Un certo tipo di operatività potrebbe essere un eccezione, ma se tradate bene e non siete stanchi/tiltati perché mai dovreste fermarvi?
Secondo, l’importante è la qualità dei trade. Non la quantità e nemmeno il profitto. Quello viene dopo. Prima la sopravvivenza, ricordate? Perciò se tutti i requisiti per una buona gestione del patrimonio vengono soddisfatti allora sarà davvero difficile farsi del male. E se ciò dovesse accadere, beh potrebbe essere perché avete, magari involontariamente, infranto le regole. E se questo avviene si ha “tiltato“. Cioè non si sta più tradando in modo lucido.
Cercare di Scalare il Profitto, Quando Possibile.
Scalare il profitto (lo spiego per me che sono ignorante) significa far fruttare i soldi guadagnati finora. Si, questa è la parte del “si gioca con i soldi del mercato“. Ovviamente non sempre sarà possibile e non ogni tipo di operatività lo supporta. Ma quando è possibile farlo conviene provarci.
Ovviamente non dev’essere visto come un azzardo, non si sta lanciando soldi a caso. Bisogna sempre agire con cognizione e freddezza. Però diciamo che se si vuole essere un po’ più aggressivi questo è il momento giusto per farlo. Evitando, però, di immettere nuova liquidità nel mercato e rischiando così, nuovamente, soldi nostri.
Conclusione

Vorrei chiudere questo post con una riflessione, una specie di “predicozzo“.
Ultimamente sto notando questa “moda” di affermare che la strategia è secondaria e il money management è l’unica cosa che conta. Chi dice così, mi spiace, ma è un ottuso deficiente oppure sta cercando di vendervi qualcosa. Magari un bel corso sul MM!?
Innegabile è che entrambe le cose siano di uguale importanza e vadano coltivate insieme. Sicuro, se non sapete gestire il vostro capitale non andrete da nessuna parte … ma se pure siete dei “commercialisti” con i contro-coglioni ma non avete la minima idea di come tradare sui mercati non è che farete poi tanto bene.
Allora, negare l’evidenza è sicuramente miope. Date importanza ad entrambe le cose, così come dovreste darla anche a tanti altri aspetti del trading. E sono tanti, e l’unico modo per scoprirli e apprenderli al meglio è studiare ma anche passare tante ore a guardare partite, grafici, mercati, movimenti di liquidità ecc. Quindi il mio invito è quello di studiare ma anche di fare tanta, tanta pratica. Con una corretta gestione del denaro e una sana, semplice ed efficace strategia sarete già dei trader migliori e più avanti di tanti altri perditempo che cazzeggiano su Betfair.