Qualche tempo fa vi ho spiegato come io, ispirato dal buon Alexander Elder, gestisco il mio capitale. Il post di oggi, invece, fa un passo indietro. Infatti voglio scrivere di come dovrebbe gestire il proprio capitale un principiante assoluto.

So che la parola principiante non piace a nessuno. Ma ragazzi (e ragazze … per essere inclusivi), giuro che non è un offesa. Tutti siamo principianti in qualcosa. Chi inizia da zero e/o non ha risultati in qualsiasi ambito può essere definito principiante. Perciò mettiamo da parte le sboronate del “chi ce l’ha più lungo” e accettiamo le cose per quelle che sono. Se fate trading da 3 mesi siete principianti. Se fate trading da 1 anno e ancora cambiate strategia ogni 3 settimane siete comunque principianti.
Quindi, il post di oggi è dedicato a tutti quelli che fanno trading da poco e/o con scarsi risultati e che non sanno come iniziare, oppure hanno iniziato ma stentano ad avere risultati consistenti. Quello che sto per dirvi è come io interpreterei l’argomento money management se avessi la possibilità di ripartire da zero il mio cammino da trader. E tanto avrei voluto che qualcuno mi avesse insegnato queste cose 3 anni fa quando ancora bazzicavo sul sito di quotescommessecalcio credendo di leggere i pronostici di una community di trader con i contro-coglioni. Ah, beata ignoranza.
Gestione del Capitale per Super-Principianti
Passo 0: Dal momento che hai capito come funziona la piattaforma di Betfair (e l'inserimento di un ordine) inizia subito ad operare con soldi veri.
Lo so, lo so. Tutti dicono di iniziare con il paper trading. Ovvero il trading simulato. L’ho scritto anche io da qualche parte qui sul blog. Però quello va bene finché non capite cos’è la “responsabilità” o non sapete come bancare una selezione su Betfair. Passato quello step dovete subito mettervi il pepe al culo e capire cosa significa rischiare soldi … veri.
Non dovete ipotecare la casa, la nonna o la casa della nonna. Due euro alla volta vanno più che bene. Il minimo consentito è un buon punto di partenza. Anche se sbagliaste 100 trade di fila (quasi impossibile, dai, anche per errore un operazione giusta la farete no!?) andreste a perdere 200€.
E se non vi poteste permettere di perdere una cifra del genere con il trading?
Semplicemente cambiate aspirazione. Il trading non fa per voi.

Pare brutto dirlo, ma è così. Ora vano di moda gli slogan in stile motivatore a stelle e strisce: “basta credici e ce la farai”, “l’unico limite è il cielo” e bla bla.
La verità è molto diversa. Per fare trading (e possibilmente crearvi un entrata con esso) serve capitale. Pure tanto se il vostro obbiettivo è quello di tirarci fuori uno stipendio. Ma si vi accontentate di tradare tutti i giorni per fare 10€ al mese allora uno stake da 2€ vi può bastare. Poi vedete voi, eh.
Il concetto è che andando a fare trading simulato compiereste tante azioni che normalmente non fareste perché … “tanto non perdo niente se sbaglio”. Prove, esperimenti e cazzate varie non servono a niente se non rischiate nulla. Perché? Perché non rischiando non imparate nemmeno. Anche rischiando una somma minima come 2€ vi assicuro che la storia è completamente diversa e il vostro cervello ragionerà in maniera completamente differente.
Quindi, una volta appresi i rudimenti via il paper trading e iniziare a operare con soldi veri il prima possibile.
Capitale e Money Management

Questo ormai l’ho scritto talmente tante volte che il T9 del mio computer auto-completa la frase ancora prima che io l’abbia pensata.
Prendete il vostro capitale, dividetelo per 100 ed ecco che avete lo stake con cui operare. Non eccedetelo mai, ma siate così diligenti da non ridurlo nemmeno in modo drastico. Se la cassa sale, voi tradate sempre con l'1% di essa. Se questa scende, sempre 1% ad operazione.
Però bisogna fare un aggiunta qui. Infatti, se il vostro capitale è 200€ e ottenete uno stake di 2€ che potrebbe essere un po’ sottodimensionato una volta conclusa la primissima fase di apprendimento. Lo stesso vale con tutte le casse sotto i 1000€ circa. Infatti è molto diverso avere un capitale destinato al trading di 10k e operare con l’1% e invece lavorare con la stessa percentuale di una cassa da 500€. In termini relativi non cambia ma in valori assoluti c’è tutta la differenza del mondo. Anche solo per un fattore di liquidità disponibile le cose sono molto diverse. Quindi, se siete alla prime armi e la vostra cassa è molto bassa (com’è giusto che sia, comunque) potete permettervi di operare anche con il due, tre o magari anche il 5% del capitale. Male, male che vada non rischiate di fare grossi danni.
Mindset e “Tilt-amento”
Questo è un aspetto sempre molto delicato da trattare e altrettanto importante da padroneggiare. Non è propriamente l’argomento focale di questo articolo, però vale la pena accennarlo brevemente.
No a profit target. No a loss limit. No a un numero fisso di operazioni giornaliere ma ... attenti a non tiltare!
Eh, facile a dirsi. Ma in pratica come fare a non tiltare? E soprattutto come capire se si sta tiltando?
Per chi non lo sapesse, si tilta quando si opera senza ragionare. In preda alla rabbia. Rabbia verso l‘excahnge per averci fatto perdere un occasione perché il mercato era bloccato. Oppure nei confronti di quel figlio di nobildonna dell’arbitro perché quel rigore c’era, ma lui non l’ha fischiato, e noi abbiamo perso soldi.
Siamo tiltati quando operiamo per riprenderci i soldi persi. Quando si cercano disperatamente altre occasioni e si vedono opportunità anche dove non ci sono solo perché “dobbiamo” fare qualche altro trade prima di staccare e terminare la sessione. Quando siamo stanchi, incazzati, irascibili e nervosi. Questo vuol dire tiltare ed è una condizione da evitare come la peste.

Per farlo io ho imparato a meditare ed è la strada che vi posso consigliare, in quanto ha funzionato alla grande con me. Non dubito che ci possano essere altri metodi per liberarsi da questa palla al piede che rallenta i nostri progressi nel trading, però io ho trovato la mindfulness perfetta allo scopo. Inoltre vi consiglio anche la lettura di una paio di volumi come: What I Learned Losing a Million Dollars e Trading in The Zone.
Per il resto è tutta una questione personale e dovete imparare cosa funziona per voi. Quello che ha fatto miracoli (o quasi) su di me potrebbe non aver effetto sulla vostra psiche e viceversa. Perciò, come in tutte le cose, bisogna metterci un po’ di impegno e “sporcarsi le mani”. Tuttavia tenete sempre presente che è un punto che non va trascurato. Infatti nemmeno la miglior strategia dell’universo intero potrà mai salvarvi se siete psicologicamente fragili.
Conclusione
Come avete potuto vedere, o meglio, leggere le cose da fare sono davvero semplici e a volte banali. Io non credo assolutamente nelle “uber-complicazioni” e a maggior ragioni quando si è dei principianti. Per iniziare le cose devono essere semplici, lineari e facilmente scalabili. Le regole devono essere poche ma fondamentali e queste ultime devono essere rispettate (e rispettabili) al 110%. A costo della vostra vita. Come se fosse l’ultima cosa che fate a questo mondo. Testa alta e morte al falso metallo!!!
(ok, mi sono fatto prendere la mano, ma avete capito il concetto, nevvero!?)
Buon trading a tutti!