
Se avessi scritto questo post in inglese, il titolo avrebbe avuto molto più effetto e sarebbe stato più “descrittivo”. L’avrei chiamato “how I deal with losses”. In italiano suona semplicemente più stupido, anche se l’argomento di cui parla non lo è affatto.
A volte la strada per diventare un trader a tempo pieno (scopo di chi scrive, per chi non l’avesse ancora capito) sembra quasi impossibile da percorrere. Altre invece sembra tutto facile, pare di trovarsi li a un passo dall’essere arrivato. Ovviamente mi rendo conto che nessuna delle due frasi rispecchia la realtà. Rispetto il percorso e cerco di trarne il più possibile. In questo preciso momento però mi sento vulnerabile e mi sembra che tutto possa crollare da un momento all’altro. È soprattutto il versante psicologico quello su cui mi rendo conto di dover lavorare adesso.
Verso il baratro?
Dopo un paio di mesi in affanno (coincisi con lo stop dei campionati maggiori) mi sono rimesso in piedi e finalmente, questo mese posso contare su un positivo di +15 pts (o un ROI del 150%). E, come sta crescendo la mia conoscenza e fiducia nelle strategie (ne ho scartate molte durante il percorso, ma ora credo di averne trovato una manciata che mi calzano a pennello) sta crescendo anche la mia paura per i loss. Non ho mai avuto questo problema prima, anzi, ho sempre operato con piccoli stake in modo che anche dovessi incassare diversi “rossi” di seguito non sarebbe stato un problema. Certo, alcune operazioni chiuse in negativo mi facevano incazzare molto. Ma credo sia normale incazzarsi per un operazione non riuscita dopo due goal annullati da decisioni arbitrali decisamente discutibili … per dire. Adesso però è diverso. Cresce la mia capacità nel trading ma sta diminuendo quella di “maneggiare” le perdite.
Ora mi innervosisco (quasi sempre) alla prima operazione dove sono costretto a incassare un loss. Per mia fortuna sto riuscendo comunque a rimanere disciplinato: se devo chiudere lo faccio, seguendo la strategia e non aspetto che il bilancio negativo cresca oltre quanto preventivato. In ogni caso, questo non mi impedisce di farmi prendere dal nervosismo e dal malumore.
Invertire la rotta
So cosa devo, o dovrei fare. O meglio, so come ci si comporta ma non so come farlo.
So che ogni perdita (se fatta con buon senso) è necessaria a ottenere profitto. Che non si può essere sempre in positivo e che i loss vanno accettati come parte integrante di questo lavoro. Lo capisco, lo predico ma il mio cervello sembra non volerlo accettare!
Devo assolutamente capire come fare. Devo studiare e lavorare sulla mia emotività. Così come ho capito, che bastava diminuire il numero di operazioni giornaliere per migliorare il mio resoconto P&L (profitti e perdite), evitando di tradare campionati improponibili come la serie B Estone e per noia. Ho realizzato che dovevo concentrarmi su campionati “migliori”, più regolari e dove il calcio non venisse visto a pari livello della briscola. Allo stesso modo dovrò elaborare un modo per controllarmi e non temere più le perdite. Accettarle e utilizzarle a mio vantaggio. Non so ancora come farò, ma so che lo farò … a qualunque costo!
Concludendo
Chiedo scusa se vi ho annoiati. Ma se siete arrivati fino qui in fondo magari non vi siete rotti le palle più di tanto. 😉
Questo post non ha una reale utilità per voi lettori, se non magari dare un’occhiata “da vicino” alla psicologia “fragile” di uno che sta affrontando questo percorso e sta facendo di tutto per uscirne vittorioso. A parte questo sono solo pensieri a caldo e noiosi piagnistei. Io l’ho voluto scrivere per “esorcizzare” le mie paure e confidarmi con qualcuno, non importa che questo sia lo schermo di un computer o un lettore distratto di Cinisello Balsamo. L’importante è che solo averlo scritto nero su bianco mi abbia effettivamente già fatto vedere il problema sotto una luce diversa. Che sia magari l’inizio della svolta !?
Concludendo, veramente questa volta, se anche voi ci siete passati o se vi trovate tutt’ora in una situazione simile, vi prego di farmi sapere la vostra opinione e di come vi siete o vi state comportando a riguardo. Grazie!