Strategie, strategie e ancora strategie. Gli aspiranti trader sembrano essere sempre e solo interessati a conoscere nuovi metodi per tradare. Certo, può sembrare logico. Quello che fanno non funziona (o magari non gli danno il tempo di funzionare) perciò sono alla ricerca della formula magica. Della ricetta segreta che li faccia stampare soldi. Mi spiace deludervi ma non esiste niente di tutto ciò. E, seppur imparare nuove strategie e tecniche di trading è la parte più divertente del processo di formazione, alla lunga, diventa anche quella più inutile. Ragione per cui, oggi non si parla di strategie ma di “mentalità”. Con 3 metodi che potete implementare da subito per migliorare il vostro mindset, ovvero il vostro assetto mentale.

Di seguito trovate 3 idee che io ho imparato/scoperto con l’esperienza (poca) che ho in questo bellissimo settore che è il trading. Sono sicuro che almeno una di questa vi potrebbe tornare utile, perchè in fondo, tutti abbiamo sempre bisogno di migliorare il nostro approccio mentale al trading. E se pensate che per voi non sia così, e il vostro mindset non necessita di costante miglioramento, le cose sono due. O siete dei maestri zen oppure state mentendo a voi stessi.
3. Pazienza

Il trading è un obbiettivo di lungo termine. Un’opera che si costruisce con il tempo. Un lavoro di “artigianato”. Non un mobile dell’ Ikea da montare in 15 minuti.
Ogni volta che vi approcciate al mercato non dovete pensare a quanti soldi vi potreste mettere in tasca ma piuttosto al valore dell’operazione che state per compiere. Non guardate mai il numerello verde che appare sotto il mercato a cui andate a favore. Guardate prima il numero rosso. Ragionate se quello che potete perdere.
Lo scopo del gioco è quello di essere in positivo tra 100 trade (ho messo un numero a caso eh!) non dopo il trade che state compiendo in questo preciso istante. Ragion per cui, come esercizio, prima di entrare nel prossimo trade chiedetevi: “se perdessi questi soldi, anche dopo aver operato con cognizione di causa, per me non cambierebbe niente? Accetterei la perdita senza risentimenti?”
Se la risposta è si, allora quello è un trade da fare. In caso contrario evitate e passate oltre. Le occasioni future saranno molteplici, e se anche oggi avete osservato i mercati senza aprire alcuna operazione non succede nulla di male. Anzi, semmai il contrario. Meglio essere pazienti e aspettare l’occasione giusta piuttosto che avventarsi su ogni singola partita per poi pentirsene dopo. Come diceva qualcuno, molto più saggio ed esperto di me:
Meglio essere fuori da un trade sperando di essere dentro, che essere in un trade sperando di non esserci mai entrati.
2. Rigore

No, non nel senso di calcio di rigore … ma disciplina. Sembra una banalità e una cosa inutile da ripetere a mo’ di mantra. Ma non so voi, io, se non ci presto attenzione, rischio di “perdermi via” qualche volta.
Essere rigorosi significa rispettare le regole che ci si è imposti prima di entrare a mercato. A volte è facile e banale, ma altre si va ad infrangere queste regole senza nemmeno accorgersene. Se ad esempio decidete di entrare puntando l’over 1,5 in una partita bloccata sullo 0-0 all’intervallo e il vostro piano di azione prevedete di rimanere a mercato per l’intera durata del match questa è una regola che va rispettata. Se al 70′ viene estratto un cartellino rosso per la squadra che secondo voi era favorita non dovete uscire dal mercato a questo punto. Perché starete barando. E non è perché magari potrebbe essere pure la mossa giusta, ma se vi siete imposti una regola e la cambiate continuamente in corso d’opera, poi come farete tra 10, 100 o 500 trade a capire cosa avete fatto di giusto e di sbagliato se ogni operazione è stata compiuta con parametri diversi.*
Quindi cosa fare: scegliete una strategia, imponetevi delle regole e rispettatele in modo rigoroso per tanti, tanti trade. Se riuscirete in questo anche il vostro mindset ne gioverà in quanto avrete dimostrato a voi stessi di essere capaci a rispettare le regole e vi sentirete più sicuri dei vostri metodi. E al contempo anche di voi stessi.
*rimanendo nell’ambito della stessa strategia ovviamente.
1. Meditazione

E si. Lo so. Ormai vi sarete anche rotti i gioielli di famiglia (se li avete) a sentirmi blaterare di questa cosa da figli dei fiori. Però non posso davvero esimermi dal farlo. Se fosse una perdita di tempo non ve ne parlerei, invece non posso evitare di promuovere una pratica che tanto mi ha portato beneficio. E che soprattutto ha un impatto così forte sul miglioramento del mindset.
Ne avevo parlato in modo più dettagliato qui e sto organizzando una rubrica dedicata all’argomento per il prossimo anno del blog.
Se vi riconoscete nelle seguenti affermazioni: avete problemi seri di mindset. Faticate a rimanere calmi quando tradate. Andante in escandescenza quando perdere 2-3 operazioni di fila, oppure esultate manco aveste vinto la coppa del mondo per un buon trade azzeccato allora sperimentare un po’ con la meditazione potrebbe fare al caso vostro. Potreste sicuramente diventare trader migliori con un impegno minimo di una manciata di minuti al giorno.
Come dicevo, al link qui sopra analizzavo meglio la pratica, ma in sostanza trovate tutto quello che vi serve per iniziare in questo splendido libro oppure su questo ottimo blog.
Conclusione
Quelle che avete appena letto sono semplicemente tre idee da applicare se volete lavorare un po’ per migliorare il vostro approccio mentale al trading. Non faranno miracoli, niente e nessuno è in grado di farli. Però sono sicuro che vi potranno aiutare enormemente. Però dovete applicarvi e sporcarvi le mani. Gli spunti che vi ho proposto sono semplici linee guida e appunto dei piccoli punti di partenza da cui intraprendere un viaggio più lungo e articolato che vi porterà ad essere dei trader migliori.
Al vostro (e un po’ anche al mio) successo! 😉
Buon trading!